Martedì 21 giugno (a)fake rabbit presenta Velvet al Docks 101 di Locorotondo

 
Martedì 21 giugno
(a)fake rabbit presenta Velvet
al Docks 101 di Locorotondo



Martedì 21 giugno
(a)fake rabbit presenta Velvet
al Docks 101 di Locorotondo

La musica del duo (a)fake rabbit celebra l’arrivo dell’estate: il 21 giugno in occasione del solstizio Giuliana Schiavone (voce) e Davide Penta (chitarra) sono in concerto con il nuovo Velvet al Docks 101 di Locorotondo (ore 22, ingresso libero). Ospite il trombettista Giorgio Distante.



(a)fake rabbit è il progetto in cui convergono le esperienze artistiche dei pugliesi Giuliana Schiavone e Davide Penta. La comune visione della musica come urgenza è stato il primo elemento che ha avvicinato queste due forti personalità artistiche scopertesi col tempo complementari. 
Due distinti percorsi cantautoriali - Penta con Dado Magnetico e Schiavone con Carmilla e il segreto dei ciliegi – che s’incontrano su una nuova via in cui la musica si libera di ogni schema e diventa espressione dell’inconscio. Velvet è il risultato di questo terza via che i due cantautori stanno percorrendo assieme. Il progetto, edito da Bumps Records, è  disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 12 giugno 2016. L’album contiene 9 brani registrati presso l’Officina musicale di Castellana Grotte (Ba) e mixati da Giuseppe Mariani.

 
“Il velluto è qui concetto visivo e sensoriale, memoria, sogno, ma anche qualcosa di estremamente tangibile, concreto perché vissuto, toccato, pertanto passibile a essere ricordato”, spiegano gli (a)fake rabbit. Sono molte le influenze che qui entrano in campo: reminiscenze di lynchiana memoria convivono con allusioni agli ambienti letterari ora decadenti, ora abitati da personaggi carroliani e surreali.
Velvet è anche il singolo lanciato con il videoclip dal titolo omonimo (https://www.youtube.com/watch?v=Cv8cLcDXtrw), un lavoro a cura di Mimmo Greco (regia e montaggio) e Angela Varvara Set & Costume Designer (allestimento scenografico e costumi). L’immagine chiave scelta per comunicare il lavoro è emblematica della ricerca di un equilibrio che talvolta appare piuttosto come opposizione che compresenza armonica: la dualità energetica tra maschile e femminile, le parti che convivono in noi stessi, le simboliche chiavi di comprensione di quello che accade, la sensualità e i dogmi del pensiero comune, il buio e la luce, e così via. Il tutto simbolicamente supportato ed amplificato dall’installazione di Michele Giangrande scelta per il videoclip e copertina dell’album: una bilancia che “quantifica” l’eterna lotta tra cuore e mente, l’incidenza e l’influsso di sentimento e ragione nella vita di tutti noi.
 
 
BIO ARTISTI
DAVIDE PENTA La musica è stata la sua passione sin da piccolo, ma dall’età di diciannove anni Dado Penta ne ha fatto la sua ragione di vita. Dal rock al jazz, passando per la bossa nova il compositore, bassista, chitarrista e cantante barese ama sperimentare il suono senza confini di genere. Il suo progetto solista, «Dado Magnetico», è un puro esempio di ricerca: i suoi brani alternative rock hanno reminiscenze post-punk ed intrighi woodstockiani. Ha studiato con Furio Di Castri, Enrico Pieranunzi, Franco D'Andrea. E’ appassionato di discipline orientali, pratica e insegna yoga da diversi anni.
GIULIANA SCHIAVONE classe 1983. Musicista e cantautrice, laureata in storia dell’arte medievale con una tesi sulle apocalissi miniate, studia Canto jazz presso il Conservatorio Piccinni di Bari. Sensibile da sempre alla dialettica tra scrittura, iconografia e suono, è una art storyteller che fa della scrittura un mezzo per raccontare l’arte nelle sue multiformi declinazioni, e della propria voce una via per tradurre in suono la propria visione del mondo. Tra le sue radici le pellicole di Roger Corman, i versi della Szymborska, Nick Drake, gli Smashing Pumpkins, i Joy division, i Cure, lo yoga e Jodorowsky, includendo Sarah Vaughan, Betty Carter e il jazz. Si è dedicata per anni al progetto cantautorale Carmilla e il segreto dei Ciliegi con cui ha aderito al Padiglione Tibet (Biennale di Venezia 2013) in supporto alla causa tibetana (è la parola che / dignità crea / se bocca la pronuncia – “Dorjiee”), ha lavorato come critico d’arte indipendente, ha condotto un programma su RadioFlo, art storyteller, intrecciando percorsi di arti visive e musica.
 
UFFICIO STAMPAMichela Ventrella 349.52.60.370

pubblica:
Massimo Nardi