ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI CATANZARO Appuntamento al buio Workshop con lo scultore Felice Tagliaferri In collaborazione con gli studenti del Corso di Tecniche del marmo e delle pietre dure Progetto a cura del prof. Pietro De Scisciolo
ACCADEMIA DELLE
BELLE ARTI DI CATANZARO
COMUNICATO
STAMPA
Appuntamento al buio
Workshop con lo scultore Felice Tagliaferri
In collaborazione con gli studenti del Corso di Tecniche del marmo e delle pietre dure
Progetto a cura del prof. Pietro De Scisciolo
Dall’8 al 10 maggio 2017
Laboratori di Scultura dell’Accademia
delle Belle Arti di Catanzaro
Via Tommaso Campanella 182, 88100
CATANZARO (tel 0961.777658)
L’obiettivo del
workshop è quello di raggiungere la piena consapevolezza dell’importanza
dell’esperienza tattile, non solo in fase esecutiva ma anche cognitiva, nelle
fasi di elaborazione e lettura del manufatto attraverso una serie di esperienze
che chiamano in causa diverse tecniche scultoree.
Ad una prima fase che
impegnerà i partecipanti, bendati, nella modellazione in argilla di un oggetto
semplice, ne seguirà un’altra in cui l’oggetto modellato dovrà essere
riprodotto in pietra.
“Qui la cosa
importante – afferma Tagliaferri – non sarà fare la copia di ciò che è stato
modellato in precedenza, quello che interessa è che si evidenzi e potenzi la
forza dell’angolo e della curva, delle superfici concave e convesse o semplicemente
la parte che ritenuta importante e piacevole sotto le mani”.
“Solo così facendo –
conclude lo scultore - si può capire
l’importanza del tatto, perché non si riesce a riprodurre l’immagine solo con
gli occhi”.
Felice
Tagliaferri è uno scultore non vedente noto a livello internazionale che ha
intrapreso da oltre vent’anni un percorso artistico molto personale e
particolare da lui stesso riassunto nello slogan “Dare forma ai sogni”.
Le sue sono
infatti sculture non viste che prima nascono nella sua mente e poi prendono
forma attraverso l’uso sapiente delle mani guidate da spiccate capacità
tattili.
Felice si
destreggia abilmente tra i più diversi materiali: creta, marmo, legno o pietra.
Ogni materiale viene trattato e plasmato con tecniche diverse, dalla forza
impressa per scolpire il marmo ala gentilezza della plasticità espressa nel
modellare la creta.
Oltre a
lavorare alla realizzazione delle forme dei suoi sogni artistici egli riesce ad
essere anche un ottimo insegnante, applicando il suo personalissimo metodo a
una varietà di situazioni e specializzandosi negli anni nella formazione di
educatori e operatori sociali.
La sua arte
è stata definita da diversi esperti del settore “arte sociale” per l’impegno
che caratterizza le sue mostre.
Curriculum
artistico di Felice Tagliaferri
Formazione
-
Diploma di Maestro d’Arte conseguito presso
l’Istituto d’arte di Ancona
-
Corso di Scultura presso il Maestro Nicola
Zamboni (docente presso l’Accademia di Brera)
-
Ha frequentato diversi studi di maestri scultori
di Carrara
Selezione
Mostre e attività artistiche
Dal 2001 ad
oggi Felice Tagliaferri ha preso parte a numerose mostre, simposi e concorsi
nazionali e internazionali, realizzando installazioni e sculture nei centri
urbani di molte città italiane.
Fra gli
avvenimenti più rilevanti si segnalano:
-
Mostra personale presso il Complesso del
Vittoriano a Roma (inaugurata alla presenza del Presidente della Repubblica
Ciampi).
-
Realizzazione, su commissione dello IUTA
(International University Theatre Association), della scultura premio per
assegnata a Dario Fo
-
Mostra collettiva “Vedere con le mani”, presso
il Museo Statale Omero, Monastero Santa Chiara, Napoli
-
Mostra presso l’Istituto di Cultura italiano di
Praga
-
Esposizione itinerante della scultura Cristo
rivelato presso il Museo Archeologico di Napoli; presso il Meeting di Rimini;
presso la Basilica di San Domenico di Ancona, presso l’OPSA di Padova; presso
Palazzo Tursi a Genova
-
Mostra personale presso la Soprintendenza per i
Beni Archeologici di Bologna
-
Organizzazione e conduzione del Primo simposio
di scultura su marmo per non vedenti in collaborazione con il Comune di Carrara
-
Mostra personale presso la Basilica di San Marco
a Milano
-
Partecipazione al docufilm “Per altri occhi” di
Silvio Soldini e Giorgio Garini, vincitore del nastro d’argento 2014.
-
Conduzione del workshop “La mimica facciale”
presso il MACRO di Roma con esposizione di opere proprie
-
Mostra personale itinerante presso la Biblioteca
Malatestiana di Cesena; presso
l’Auditorium di Chiavari; presso il Complesso Museale di Santa Maria della
Scala di Siena; presso Ca’ la Ghironda Modern Art Museum di Zola Predosa (BO).
Felice
Tagliaferri collabora con il Museo Tattile Statale Omero, Il Museo di Arte
Contemporanea di Roma, i Musei Vaticani, l’Accademia di Brera, L’Accademia di
Roma e la Collezione Guggenheim di Venezia.
E’ tra i
protagonisti del libro di Candido Cannavò “E li chiamano disabili” (Rizzoli
2005) e del libro di Mauro Marcantoni “I ciechi non sognano il buio” (Franco
Angeli 2008). Adina Pugliese gli ha dedicato un capitolo del suo libro “L’arte
è utile. Comunque bella”. E’ stato inoltre citato su diverse testate
giornalistiche e trasmissioni televisive, tesi di laurea presso le accademie
d’arte di Brera, Bologna, Urbino, Carrara e presso la Terza Università di Roma.
Ha preso
parte come relatore a diversi convegni, tra cui “Si può sorridere nel dolore” a
fianco del medico clown Patch Adams.
Da anni
tiene laboratori didattici nelle scuole di ogni ordine e grado e dal 2007
conduce laboratori al buio di sua ideazione in collaborazione con diverse
associazioni. Dal 2016 è arte terapeuta accreditato.
Nel 2014 ha
preso parte a un progetto CBM Italia Onlus che prevedeva l’avvio di un
laboratorio artistico permanente alla Bethany School di Shillong, in India,
durante il quale ha insegnato a un gruppo di studenti disabili e ai loro
insegnanti le tecniche di lavorazione della creta. L’intero progetto è stato
ripreso da Silvio Soldini e Giorgio Garini nel documentario “L’albero
indiano”.
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tel. 0961.777658
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