OSCURA CAMERA 1969-2018 prima visita d'autore con Roberto Kusterle alla mostra SERGIO SCABAR
Silenzio di luce / Silence of Light, 2005
Giovedì 19 settembre ore 18.00
prima visita d'autore con Roberto Kusterle
alla mostra
SERGIO SCABAR
OSCURA CAMERA 1969-2018
OSCURA CAMERA 1969-2018
28 giugno - 13 ottobre 2019
A cura di Guido Cecere e Alessandro Quinzi
Finissage domenica 13 ottobre
Musei provinciali di Gorizia
Palazzo Attems Petzenstein | Piazza E. De Amicis, 2 Gorizia
Palazzo Attems Petzenstein | Piazza E. De Amicis, 2 Gorizia
Dal 19 settembre al 10 ottobre ogni giovedì dalle ore 18.00 sarà possibile visitare la mostra Sergio Scabar Oscura Camera (1969-2018) in corso a Palazzo Attems Petzenstein di Gorizia fino al 13 ottobre, accompagnati da alcune guide d'eccezione, da amici e collaboratori del fotografo recentemente scomparso.
Si consiglia la prenotazione, per un numero massimo di partecipanti di 20 persone a visita, ai seguenti contatti:
e-mail: didatticamusei.erpac@regionefvg.it
T. +39 348 1304726
T. +39 348 1304726
Calendario visite guidate
19 settembre con Roberto Kusterle
26 settembre con Marco Faganel, Sara Occhipinti e il curatore Alessandro Quinzi
3 ottobre con Ivan Crico
19 settembre con Roberto Kusterle
26 settembre con Marco Faganel, Sara Occhipinti e il curatore Alessandro Quinzi
3 ottobre con Ivan Crico
10 ottobre con Stefano Perulli
Il 13 ottobre sono previste due visite guidate gratuite, la prima alle ore 11.00 e la seconda alle 17.00. Alle 18.00 è previsto un brindisi di fine mostra.
Autoanalisi, Self - Analysis, 1978
Dal 28 giugno al 13 ottobre 2019 i Musei provinciali di Gorizia presentano a Palazzo Attems Petzenstein la mostra Oscura camera (1969-2018) di Sergio Scabar recentemente scomparso (Ronchi dei Legionari, 1946-2019), organizzata da Erpac (Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia) e a cura di Guido Cecere e Alessandro Quinzi.
La mostra è la prima antologica in Italia dedicata a Sergio Scabar, artista che ha fatto dello scatto un vero strumento di riflessione e di indagine. Autodidatta, Scabar è divenuto noto per l’originalità de Il teatro delle cose del 1999, lavoro che ha segnato la sua svolta stilistica votata a una ricerca poetica incentrata sull’essenzialità degli oggetti e delle loro forme. Il percorso espositivo è composto da quasi 300 fotografie e si sviluppa seguendo l’andamento cronologico del lavoro di Scabar, distinguibile in due fasi: una prima en plein air, del genere del Reportage, e una successiva più sperimentale e riflessiva, che dagli anni Novanta in poi ha definito la sua cifra artistica. Nel Reportage, è la particolare sensibilità del suo sguardo a creare sistemi seriali di immagini dove l’inquadratura rimane fissa e sono gli oggetti e le persone a scorrere davanti all’obiettivo. Ne sono un importante esempio le 50 fotografie, contrassegnate da una forte impronta testimoniale, di Interno di un interno di un ospedale psichiatrico, che Scabar ha scattato nel 1976 all’interno dell’ospedale psichiatrico di Gorizia e alle quali è dedicata un’intera sala in mostra.
Interno di un interno di un ospedale psichiatrico
Interior of an interior of an asylum, 1976
La serie dedicata agli
“oggetti quotidiani” del 1986 può invece considerarsi un’anticipazione del
cambio di modalità operativa di Scabar: se fino a quel momento infatti
l’artista si muove con riprese in esterno, prediligendo ampi spazi e la luce
naturale – come nella serie dedicata a Trieste e ai manifesti pubblicitari –
successivamente sono i dettagli “macro” ad attirare la sua attenzione. La sua
produzione artistica si fa sempre più concettuale, arrivando a concentrarsi sul
valore del “taglio” nella fotografia, inteso sia come inquadratura nel momento
della ripresa sia come ritaglio materiale, a posteriori, della stampa
fotografica. Scabar si concentra soprattutto sull’aspetto materico dei
soggetti, indagati sia in bianco nero che a colori, con una serie di Still Life
su cui agisce quella che lui chiama filosofia del “silenzio di luce” per
significare la condizione di tenue illuminazione delle sue opere.
Dalla fine degli anni Novanta, la Natura Morta diventa l’asse portante
della sua produzione. Proprio con Il teatro delle cose Scabar mette a punto, dopo anni di
sperimentazioni, una particolare tecnica di ripresa e stampa “alchemica” che
gli consente di ottenere, sempre in esemplari unici, dei risultati molto
particolari in termini di tonalità opache scure, nell’area cromatica fra il
testa di moro e il nero, che sono diventati il suo inconfondibile segno
distintivo. Questa tematica si avvale di una ricerca di formati
al di fuori degli standard, come dimostrano le cornici stesse delle fotografie,
manufatti artigianali realizzati sempre dallo stesso Scabar a compendio,
supporto, propaggine dell’immagine raffigurata. Gli oggetti che
l’artista dispone con meticolosità di fronte alla fotocamera possono essere
singoli, in coppia, oppure composti in gruppo. Appartengono all’utensileria da
cucina, al mondo delle arti e mestieri, agli strumenti del fotografo d’altri
tempi, alla grande famiglia della stampa e dei libri antichi e una serie
alquanto recente, del 2017, è dedicata tutta a vegetali e ortaggi. Le bottiglie
e gli oggetti in vetro, per la loro particolare reattività alla luce, anche se
fioca, sono fra i suoi soggetti preferiti, ma in generale sono le forme e i
contorni a imporsi per semplice e lineare eleganza. Il variegato campionario di
invenzioni ideate dal fotografo invita a una riflessione sulla caducità delle
cose. L’uso analitico della macchina, che combina immagini del tutto moderne e
legate alla quotidianità a un sentire quasi sacrale, crea un equilibrio che
attribuisce forza e continuità alla sua opera.
Il silenzio delle cose / The silence of things, 2001
Sede
Musei provinciali di Gorizia | Palazzo Attems Petzenstein
Piazza E. de Amicis, 2 Gorizia
Tel: 0481 385335
musei.erpac@regione.fvg.it
www.musei.regione.fvg.it
Orari
Da martedì a domenica 10:00-18:00 | giovedì 10:00-20:00 | lunedì chiuso
Biglietti
Gratuito ogni prima domenica del mese
Catalogo
studiofaganel editore
Musei provinciali di Gorizia | Palazzo Attems Petzenstein
Piazza E. de Amicis, 2 Gorizia
Tel: 0481 385335
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Orari
Da martedì a domenica 10:00-18:00 | giovedì 10:00-20:00 | lunedì chiuso
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Ufficio stampa
ddl+battage
Alessandra de Antonellis | E-mail: alessandra.deantonellis@ddlstudio.net |
Margherita Baleni | E-mail: margherita.baleni@battage.net
Pubblica
Massimo Nardi