È morto lo storico dell'arte Philippe Daverio

 


E’ morto questa notte all’istituto dei Tumori di Milano lo storico dell’arte Philippe Daverio. Lo ha reso noto la regista e direttrice del Franco Parenti Andree Ruth Shammah. Docente e saggista, ex assessore alla Cultura del Comune di Milano, aveva 71 anni.

L'ultimo libro a luglio Era uscito il 23 luglio il «Racconto dell’arte occidentale. Dai greci alla Pop Art», l'ultima fatica di Philippe Daverio, che era anche direttore della rivista Art e Dossier oltre che autore e conduttore in tv di Passepartout, Emporio Daverio e Il Capitale. A Daverio, che è stato anche membro del Cda della Scala e a lungo giurato del premio Campiello, lo scorso giugno era stato assegnato anche il premio Chiara alla carriera «per il suo multiforme contributo alla valorizzazione dell’arte e del bello - si legge nella motivazione - , che sa raccontare al grande pubblico con tono semplice e nello stesso tempo rigorosamente scientifico, unitamente alla sua attività di gallerista, curatore e critico d’arte». Nato nel 1949 a Mulhouse, in Alsazia, da padre italiano e madre alsaziana, Daverio aveva aperto nel 1975 una galleria con il suo nome in via Monte Napoleone, a Milano, e poi una seconda a New York, una decina d’anni dopo. Da sempre attivo nell’allestimento di mostre, aveva anche pubblicato una cinquantina di libri ed era stato, dal 1993 al 1997, assessore alla cultura nella giunta Formentini del comune di Milano. A settembre il suo nome era in cartellone al festival della bellezza a Verona e a Pordenonelegge.

‌‌Il cordoglio di Franceschini «Intellettuale di straordinaria umanità, un capace divulgatore della cultura, uno storico dell’arte sensibile e raffinato. Con sagacia e passione, ha accompagnato le italiane e gli italiani nell’affascinante scoperta delle architetture, dei paesaggi, dell’espressione creativa, degli artisti, delle fonti del nostro patrimonio culturale. Tutto questo era Philippe Daverio, un uomo di cui ho sempre apprezzato la grande intelligenza e lo spirito critico e che già manca a tutti noi». Così il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini nell’apprendere della scomparsa di Philippe Daverio.; 

Gazzetta di Parma