Roberto Ghezzi in Groenlandia per un nuovo progetto The Greenland Project lo scioglimento dei ghiacci tra arte, scienza e sostenibilità Un progetto dell’artista Roberto Ghezzi a cura di Mara Predicatori
Roberto Ghezzi in
Groenlandia per un nuovo progetto
The
Greenland Project
lo
scioglimento dei ghiacci tra arte, scienza e sostenibilità
Un progetto dell’artista
Roberto Ghezzi
a cura di Mara
Predicatori
in
collaborazione con Biagio Di Mauro del CNR - ISP (Istituto di Scienze Polari)
con il supporto
di The Red House di Robert
Peroni e Phoresta Onlus e il contributo
di Cartiera Enrico Magnani Pescia
Dal 15 giugno al 10 luglio 2022
Installazione per NATUROGRAFIE, Isole Lofoten, Norway, 2019. Courtesy the artist
Il paesaggio naturale è da sempre il campo di ricerca artistico di
Roberto Ghezzi. Dapprima indagato attraverso la pura pittura, negli
ultimi anni l’artista toscano, affascinato dagli ambienti e dalle loro specifiche peculiarità, inizia ad
operare sempre più immergendosi in essi e tentando di restituirne le
specificità e l’essenza. Nascono così
agli inizi del Duemila le Naturografie, tele letteralmente scritte dalla natura che
l’artista lascia in terra o acqua e ritira nel momento in cui ritiene i
sedimenti qui trasferitesi ne restituiscano in qualche modo il sembiante e il
DNA. Si tratta di lavori che richiedono a Ghezzi lunghi tempi di realizzazione
e portano l’artista a praticare e vivere l’ambiente naturale per lunghi
periodi, sondandone caratteristiche, morfologie e divenendone empiricamente un ottimo
conoscitore. A questa ricerca, a matrice pittorico/estetica, si affianca quindi,
sempre più, anche un interesse scientifico tale da indurre l’artista a collaborare sovente con
biologi e studiosi ed enti che si occupano di rilevare l’impatto che l’uomo ha
sulla natura stessa.
In
due decenni Ghezzi ha realizzato installazioni e ricerche in molti luoghi nazionali e
internazionali, legando il suo lavoro a studi sull’ecosistema e sulla biologia in
parchi e riserve naturali di tutti i continenti (Alaska, Islanda, Sud Africa,
Tunisia, Norvegia, Patagonia, Croazia). In Italia ha realizzato numerosi
progetti di ricerca in ogni regione e tipologia di ambiente (Toscana, Emilia
Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Umbria).
Nel caso della Groenlandia, la
residenza – della durata di circa un mese presso la Red House di Tasiilaq -
sarà funzionale a Ghezzi per tentare di restituire, in chiave artistica, il
fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai.
A tal fine, questa
volta, per trascrivere artisticamente su supporto tale fenomeno, Ghezzi
ipotizza di usare la cianotipia, una particolare tecnica che prevede l’uso di
carte fotosensibilizzate per rilevare il rapido mutamento dello spessore del
ghiaccio. Da ciò seguirà un interessante
dialogo, sia preliminare, che successivo alla spedizione, tra l’artista e i ricercatori
dell’Istituto di Scienze Polari del CNR. Artista e studiosi, infatti, intrecciando i reciproci sguardi e
approcci, offriranno inedite chiavi di lettura dei fenomeni naturali contribuendo alla
divulgazione e conoscenza, attraverso questa proficua collaborazione
multidisciplinare, di suggestioni
e rivelazioni su uno dei più problematici fenomeni naturali della nostra epoca.
The Greenland project di Ghezzi sarà incentrato pertanto sull’utilizzo
della cianotipia a contatto che non utilizzerà tessuti ma una speciale carta
fatta a mano secondo un antico procedimento, per accogliere i segni dello
scioglimento del ghiaccio. L’artista, dopo un’accurata analisi dei
luoghi più idonei - effettuata preventivamente sulle mappe e
successivamente in loco - grazie al supporto di Red House, realizzerà delle cianotipie del ghiaccio in scioglimento nella zona di
Tasiilaq sulla costa orientale della Groenlandia. La
cianotipia è un’antica tecnica fotografica sviluppata dal fotografo e
chimico inglese, John Herschel tra il 1839 e il 1842, che
sfrutta la reazione di alcuni sali alla luce ultravioletta. Inserendo la carta
fotosensibilizzata mediante sali al di sotto del ghiaccio, in una zona di
confine dove il ghiaccio è in scioglimento nel mese di giugno, l’artista
otterrà delle istantanee del fenomeno del suddetto cambiamento di stato.
L’obiettivo del progetto è quello di lavorare nello stesso punto per
circa 25 giorni, realizzando cianotipie della stessa zona al fine di
“fotografare” il fenomeno della liquefazione e, quindi. dell’arretramento
del ghiaccio -giorno per giorno- in un determinato luogo. In
tal modo, l’artista ipotizza di produrre un’immagine emblematica del fenomeno
del ghiacciaio in arretramento (e della velocità con cui tale processo
avviene), con quell’estetica che connota da anni la sua “pittura di paesaggio”.
A tale lavoro, per completezza e
nell’intento di fornire alla ricerca artistica un supporto scientifico secondo
la consueta logica che alimenta il lavoro di Ghezzi, sarà accompagnato un testo del Dott. Biagio Di Mauro
del CNR - ISP sullo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia (ad
es. sulla velocità dello stesso, sul cambiamento negli anni del
fenomeno, sulle possibili cause e conseguenze, ecc..).
All’esito della residenza artistica
le creazioni e il testo scientifico (se del caso, accompagnato anche da
visualizzazioni grafiche), saranno raccontate, pubblicate ed esposte attraverso
i social, i media sia digitali che cartacei, la televisione e una mostra finale
che raccoglierà tutta l’esperienza.
L'intera residenza artistica di Roberto Ghezzi sarà ad impatto neutro grazie al contributo
di Phoresta Onlus che calcolerà e poi compenserà
mediante la piantumazione di alberi tutte le emissioni di CO2 del progetto.
INFO
Titolo: The Greenland Project. Un progetto di Roberto Ghezzi
Oggetto:
Progetto e residenza d’artista in Groenlandia. Lo scioglimento dei ghiacci tra arte, scienza e sostenibilità
In collaborazione con Biagio Di Mauro del CNR - ISP
(Istituto di Scienze Polari)
Curatela:
Mara Predicatori
Logistica:
Red House by Robert Peroni
Sponsor tecnico:
Cartiere Enrico Magnani Pescia
Collaborazione:
Phoresta Onlus
Communication & media relations
Amalia
Di Lanno +39 3337820768 info@amaliadilanno.com