INFINITE TIME . MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA . LIBRI D’ARTISTA . A CURA DI Massimo Nardi . GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO E DEL DIRITTO D’AUTORE Dal 23 aprile al 21 maggio 2023 BIBLIOTECA COMUNALE “Carlo Perrone” Palazzo della Cultura – Corso Umberto I – Modugno
INFINITE TIME
MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA LIBRI D’ARTISTA
A cura di Massimo Nardi
GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO E DEL DIRITTO D’AUTORE
Dal 23 aprile al 21 maggio 2023
BIBLIOTECA COMUNALE “Carlo Perrone”
Palazzo della Cultura – Corso Umberto I – Modugno
Vernissage 23 aprile 2023 ore 19:00
Interverranno
Nicola
Bonasia, Sindaco di Modugno
Antonio Alfonsi, Assessore , pubblica
istruzione - beni culturali - cultura e spettacolo - sport - politiche
giovanili ...
Massimo Nard, artista curatore
Laura Agostini, artista
“Reading di Florisa Sciannamea, artista scrittrice “
Artisti in mostra
LAURA AGOSTINI, FRANCO ALTOBELLI, LUIGI BASILE, PIERLUCA CETERA, ANGELO CORTESE, FRANCO CORTESE, GIANNI DE SERIO, PIETRO DESCISCIOLO, LETIZIA GATTI, ENZO GUARICCI, ANTONIO GIANNINI, BEPPE LABIANCA, ANTONIO LAURELLI, SANTINA MOCCIA, MASSIMO NARDI, ANGELO PERRINI, PAOLO SCIANCALEPORE, LINO SIVILLI, FLORISA SCIANNAMEA, ROBERTO SIBILANO, ANTONELLA VENTOLA, FEDERICA CLAUDIA SOLDANI.
UNO SGUARDO SUL LIBRO D'ARTISTA
di Laura Agostini
In questa splendida mostra organizzata e curata da Massimo Nardi abbiamo il piacere di
ammirare, ma anche di poter toccare ed eventualmente sfogliare, variopinti
libri d'Artista.
Ma cos'è un libro d'Artista?
Partiamo dalla definizione: il libro d’artista è un’opera
d’arte o un manufatto artistico che “ricorda” la forma del libro, realizzato a
mano da un artista in un esemplare unico. Un “manu
factus” librario, appunto, seguito direttamente dall’artista in ogni sua fase,
dall’idea, alla progettazione, alla realizzazione materiale; un oggetto che
prende vita attraverso la forza della materia e la plasticità della struttura
scelta, ed esplica la sensibilità del segno, del colore, dei materiali, la sua
stessa identità di “Unique”.
Può essere realizzato con tutte le tecniche possibili: pittura,
collage e tecniche miste, stampa tipografica, digitale, calcografica e
monotipo, fotocopie, cucito, ecc. e assemblato con i materiali più eterogenei
quali cartoni, legno, stoffa, plastica, metalli, materiali organici, ma
soprattutto creato con la carta, spesso fatta mano.
Libro come luogo prediletto per la sperimentazione calligrafica e
tipografica, uno dei mezzi più consoni all'utilizzo interdisciplinare dei
mezzi d’espressione, dove il limite stesso del libro-concetto trascende sé
stesso in infinite possibilità espressive ed artistiche.
I
luoghi, stessi, a cui questo oggetto d’arte è destinato, variano dalla galleria
d’arte al museo, dalla biblioteca alla libreria, offrendo ad un pubblico sempre
più curioso l’occasione spazio-tempo di conoscere l’anima di questa forma
espressiva che oggi, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, sposta il
proprio confine da libro d’artista, libro oggetto, libro illustrato, libro
interattivo, rendendolo ancora più indefinibile.
Quando nasce il libro d'Artista?
Come è noto, nell’accezione più diffusa e condivisa, il libro
d’artista ha origine nelle Avanguardie storiche del '900 e, soprattutto, nel
Futurismo italiano, da cui viene scardinata l’idea del libro come
manifestazione del pensiero attraverso la parola scritta, per proporlo nella
sua dimensione fisica di materia-segno-oggetto.
Fortunato Depero,
uno dei più rappresentativi esponenti, progettò nel 1927 una monografia “Depero
futurista” nota col nome di "Libro bullonato", per
celebrare i quattordici anni di militanza nel Futurismo. Questa pubblicazione composta da 234
pagine, con copertina fustellata e caratterizzata da un'impaginazione varia,
aveva scritte allineate in molteplici modi e pagine di differente
grammatura e colore. Il tutto tenuto insieme grazie a due grossi bulloni
meccanici in alluminio.
La rivoluzione tipografica futurista inizia nel 1912 quando
Filippo Tommaso Marinetti compone le prime “parole in libertà”, per arrivare
poi al libro di latta “Parole in libertà
futuriste olfattive, tattili, termiche” del 1932, realizzato con materiali inconsueti e sperimentali come
metalli, legno e bulloni.
Anche il Dadaismo ha contribuito a creare libri
dalla tipografia sperimentale, così come il Costruttivismo di
El-Lissitzky e di Vladimir Mayakovsky e come tutte le altre Avanguardie del
'900. Per arrivare agli anni '60 in cui le sperimentazioni sulla poesia,
che diventa visiva, vengono naturalmente applicate alla forma
libro. Mi riferisco alle creazioni di Emilio Isgrò con le sue cancellature
delle parole e alle sperimentazioni didattiche di Bruno Munari.
Arriviamo
ai primi anni ‘70 del Novecento
dove finalmente il libro d'artista inizia ad essere riconosciuto come un genere distinto e ad avere una sua
identità. Furono così fondate istituzioni dedicate, biblioteche e collezioni
come il Center for Book Arts a New York e realizzate numerose
mostre collettive di libri d'artista in tutto il mondo. Si svilupparono inoltre altri generi
specifici legati al libro d'Artista quali:
il
libro-oggetto, gli altered book, i libri scultura, i libri pop-up ecc.
Pertanto
l’artista non si limita ad illustrare un testo narrativo o poetico preesistente
ma concepisce una autonoma opera d’arte. Il libro d'artista diviene oggetto da
guardare, da “leggere” anche attraverso il tatto, apprezzandone il rilievo,
fino a sentire l’odore della materia di cui è composto. Possiamo anche solo immaginare il libro che non c’è. Un modo per fermare
per un po' la corsa quotidiana della nostra era digitale. Un modo per vivere il
libro oltre il libro stesso, oltre le parole e percepirne la sua anima
creativa.
UNO SGUARDO SUL LIBRO D'ARTISTA
di Laura Agostini
“In realtà tutte le parole che io trattengo
fra i miei fogli, pongono alla fine degli interrogativi. Insinuano dubbi,
inducono alla riflessione, fanno divertire o piangere. E’ vero anche che molte
di loro si liquefano e scivolano via da me se non sono comprese e sono tante
quelle che danzano davanti ai vostri occhi, si infilano irriverenti nella testa
per poi trovare, scivolando sulla lingua,
una via d’uscita. In questo modo prendono
aria e si compongono attraverso il suono della vostra voce, anche se a volte
sarebbe meglio fossero ingoiate. In molte invece rimangono intrappolate o
volutamente nascoste nel corridoio segreto che collega il cuore al cervello. Si
alleano fra loro , compongono pensieri, frasi e poi si allargano , costruiscono
periodi, paragrafi, capitoli e si spalmano sui fogli servendosi anche di
memorie e di immagini. Insomma, per farla breve, diventano me . Ammetto che non
è sempre un successo, ma fra tanti errori compiuti ci sono anche dei veri
capolavori. Potreste chiedermi a questo punto:” E’ così che nasci dunque?
Mettendo insieme parole ,
pensieri ,ricordi, emozioni?”. Reading di
Florisa Sciannamea