Fabrizio Fontana parole per jiokare parole per creare parole per distruggere a cura di Gianmaria Giannetti
Fabrizio
Fontana
parole per jiokare
parole per creare
parole per distruggere
a cura di Gianmaria
Giannetti
Inaugurazione 27 maggio 2023 ore 18.00
27
maggio – 20 giugno 2023
Orizzonti Arte
Contemporanea
Piazzetta
Cattedrale, Centro Storico, Ostuni
La Galleria
Orizzonti Arte Contemporanea presenta sabato 27 maggio 2023 alle ore 18.00 il
terzo progetto all’interno della neonata project room. La mostra è una
personale dell’artista Fabrizio Fontana curata da Gianmaria Giannetti,
altro artista rappresentato dalla stessa galleria. Si tratta di un ‘gioco’ che
entrambi hanno ideato sensatamente e che,
con serietà ludica, propongono intrecciando e invertendo il ruolo del curatore
artista e dell’artista curatore, come previsto nella personale di Gianmaria
Giannetti, in programma a giugno, curata da Fabrizio Fontana.
Ecco come il
curatore artista Gianmaria Giannetti introduce il lavoro di Fabrizio Fontata
(F.F.):
Il Gioco. Jiokare o Giocare?
Fabrizio Fontana usa degli espedienti materici e
letterari, prospettici per darci delle visioni nuove, tridimensionali.
Rimasi colpito da ciò che Fabrizio una volta mi
disse: voglio dare un pugno allo spettatore. Attraverso cosa? Attraverso
diversi linguaggi – strati di linguaggi.
Apparentemente il lavoro/lavorio di Fontana sembra
solo un Giocare.
Invece, usa proprio e, non propriamente le
sorpresine Kinder, per giocare col gioco. Le sorpresine che verrebbero subito
abbandonate dal bambino, l'artista le utilizza.
Quelle sorpresine Kinder sono quindi inutili, e
questa inutilità è come l'arte.
Quindi, l'arte è inutile proprio come quei giochini
Kinder abbandonati dai bimbi.
L'arte in quanto arte deve essere inutile.
Perché in fondo non possiamo paragonare l’arte a un
utensile, l’arte non è un martello: è qualcosa di nascosto, di misterioso.
L’arte è da scoprire all'interno dell'arte stessa; si
potrebbe paragonare all’ingresso in una piccola grotta dove sono nascoste
eterne stalagmiti, stalattiti e miracoli. Si entra piano. Gli esseri
umani-artisti tentano di fare arte: devono tentare, e tentare è il loro
miracolo.
Gilles Deleuze diceva – bisogna tentare di far
entrare nella filosofia l'arte, la letteratura, il cinema e il teatro per
creare concetti nuovi, parole nuove.
Ed è proprio quello che Fabrizio Fontana sta
provando a fare, creare concetti e parole nuove.
L'opera d'arte diventa opera d'arte quando la vita
e l'opera dell'artista sono la stessa cosa, coincidono. Quei tentativi e sforzi
vitali devono coincidere, creare qualcosa sfruttando la necessità interiore dell’artista
tanto cara a Kandinsky. In questo modo l'arte, per sua intrinseca natura, si
deterritorializza, delira.
L'artista deve quindi sentire la propria creatività
e musicalità all'interno del proprio corpo, della propria anima e dell'anima
del mondo o di Dio, e usando questa forza misteriosa (indefinita/ indefinibile/
inconciliabile) essere il tramite fra Dio e Terra.
Fabrizio Fontana non usa la logica ma delira per
approdare a nuove possibilità.
Egli propone un suo vocabolario e con questo
vocabolario, Jiokabolario, ci fa capire il senso delle parole, le
contraddizioni delle parole stesse.
Quindi, superficialità tridimensionale diventa
altro mondo a cui approdare.
Lo spettatore, apparentemente, solo con gli occhi
entra nell'opera ma in realtà, entra nell'opera solo attraverso il suo istinto:
l'istinto della ragione e del cuore con la K.
Gianmaria
Giannetti
Fabrizio Fontana
parole
per jiokare
parole
per creare
parole
per distruggere
a cura di Gianmaria Giannetti
Inaugurazione
27 maggio 2023 ore 18.00
27 maggio – 20 giugno 2023
GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA
Piazzetta Cattedrale (centro storico) 72017 Ostuni
(Br)
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